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Cellulite: cosa occorre sapere - parte 1°

La cellulite occupa sempre i primi posti nelle preoccupazioni estetiche femminili. Nonostante sia un problema molto conosciuto suscita ancora molti interrogativi riguardanti l’origine e la strategia più efficace per affrontarla.

Cos’è la cellulite

La cellulite è una patologia definita come panniculopatia-edematosa-fibrosclerotica. Questo termine definisce uno stato infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo (pannicolo adiposo) che comporta l’aumento del numero e del volume delle cellule adipose e l’organizzazione del tessuto connettivo di sostegno in fasci fibrotici, lasciando trasparire il tipico aspetto a “buccia d’arancia” della cute. Alla sua origine partecipano molteplici fattori, a partire dal cattivo funzionamento del microcircolo venoso e linfatico che senza un intervento tempestivo, tende a peggiorare con un’evoluzione lenta e progressiva; infatti, l’alterazione della microcircolazione del tessuto adiposo determina un maggior ristagno di liquidi con aggravamento dello stato infiammatorio e peggioramento della cellulite.

Quanti di tipi di cellulite esistono

La cellulite può essere localizzata e limitata ad aree circoscritte, come fianchi, ginocchia e cosce ovvero diffusa, quando interessa aree estese. La cellulite può apparire in forme diverse anche in base alla fase di sviluppo:

  1. Stadio edematoso: è il primo stadio della cellulite è caratterizzato da edema risultante dalla stasi venosa e dal ristagno di liquidi interstiziali. Non compaiono dei segni evidenti, ma si avverte una sensazione di pesantezza e gonfiore delle gambe.
  2. Stadio fibroso: il secondo stadio si riferisce alla fase della cellulite, definita fibrosa, in quanto si creano piccoli noduli percepibili al tatto che conferiscono alla pelle l’aspetto a ‘buccia d’arancia’ per una riduzione degli scambi circolatori. La cattiva circolazione e il ristagno di liquidi producono un rigonfiamento della cellula del tessuto adiposo, mentre il tessuto connettivo si ispessisce, perde elasticità e diviene più rigido (fibrosi reattiva).
  3. Stadio sclerotico: il terzo stadio rappresentala fase, detta sclerotica, perché aumenta il volume delle fibre connettivali che alterano il microcircolo venoso e le cellule adipose incapsulatesi raggruppano in macro-noduli. Il risultato finale del processo è una sclerosi del tessuto adiposo, ovvero una trasformazione fibrosa del tessuto adiposo con cuscinetti, duri e dolenti al tatto, difficili da eliminare. La cute presenta evidenti avvallamenti e rigonfiamenti che le conferiscono un aspetto caratteristico ‘a materasso’.

Quali le cause?

La cellulite è una patologia a genesi multifattoriale che dipende dalla combinazione di più cause scatenanti tra cui i fattori genetici, costituzionali, circolatori ed ormonali. Nelle persone in sovrappeso, l’adiposità eccessiva può influire negativamente sulla circolazione creando una situazione favorevole al formarsi della cellulite. Possono, altresì, contribuire alla sua comparsa anche inadeguate abitudini di vita quali alimentazione ricca di grassi e sale, scarsa idratazione e la vita sedentaria che incrementa gradualmente il tessuto adiposo e favorisce la stasi linfatica; il fumo, l’alcool e lo stress tendono a peggiorarne la comparsa, insieme a difetti posturali e l’uso abituale di abiti troppo stretti o di scarpe inadeguate (con tacchi vertiginosi o basse) che facilitano la ritenzione idrica e rallentano la microcircolazione.

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