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Indice di Massa Corporea e recidive del cancro del colon-retto

Una attenta e scrupolosa ricerca ha valutato, in casi di cancro del colon-retto in stadio precoce, la relazione fra eccesso di peso, localizzazione della recidiva e sopravvivenza. I risultati hanno indicato che valori più elevati di indice di massa corporea aumentano il rischio di recidiva, più spesso locale, in particolare nei soggetti con cancro del colon-retto al terzo stadio. Gli autori dello studio sono partiti dalla considerazione che l’obesità è diventato uno dei maggiori problemi sanitari in molti Paesi, ma che tutti gli studi sulla relazione fra obesità e rischio di decesso delle persone con cancro del colon-retto hanno fornito delle evidenze contrastanti. Per questo motivo hanno eseguito una ricerca mirata, in particolare a verificare l’effetto dell’indice di massa corporea (IMC) sulla localizzazione della recidiva e sulla sopravvivenza libera da malattia in malati di cancro del colon-retto in stadio precoce.

Sono state incluse nell’analisi le persone seguite presso uno stesso Dipartimento di Oncologia Medica, per oltre 17 anni, e che erano stati operati per cancro del colon-retto in stadio I, II e III. Tali soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi in base al loro indice di massa corporea. In totale sono stati inclusi nello studio 950 malati, dei quali 527 maschi (55.5%) e 423 femmine (44.5%), con un’età media di 55 anni. I tre gruppi sono stati identificati in base all’Indice di Massa Corporea e la frequenza di recidive locali del tumore è stata significativamente maggiore nel gruppo di soggetti obesi con IMC superiore a 30 kg/m2. Inoltre, si è osservata una differenza statisticamente significativa fra il gruppo normopeso ed il gruppo con obesità (IMC superiore a 30 kg/m2) in termini di sopravvivenza libera da malattia. I risultati dell’analisi statistica multivariata hanno indicato come i fattori di rischio che, in maniera indipendente, hanno influenzato negativamente la sopravvivenza libera da malattia sono: l’Indice di Massa Corporea superiore a 30 kg/m2, la localizzazione del tumore al retto, lo stadio III, il numero di linfonodi con metastasi e la rimozione di una lesione tumorale visibile macroscopicamente, con cellule neoplastiche nel margine del tessuto rimanente. Nelle conclusioni gli autori hanno evidenziato, nella loro casistica, che i valori elevati dell’indice di massa corporea si sono associati a un aumentato rischio di recidiva, più spesso locale, nei soggetti con cancro del colon-retto in stadio III.

Molti studi hanno valutato la relazione fra peso e cancro del colon-retto e, come riportato dagli autori di questa ricerca, i risultati di tali studi hanno fornito evidenze spesso contrastanti. I risultati di questo studio, però, aiutano a comprendere il motivo delle discordanze rilevate dagli altri autori. Infatti, essi non hanno rilevato differenze significative nella sopravvivenza complessiva fra i tre gruppi con diversi livelli di indice di massa corporea, mentre un’analisi statistica specifica ha identificato diversi fattori che, presi singolarmente, influenzano tale parametro. La presenza di cellule tumorali nel margine del tratto di intestino resecato peggiora la sopravvivenza libera da malattia di tre volte e mezzo (rapporto di rischio 3.47) e il valore dell’indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2, del soggetto obeso, lo peggiora ulteriormente di 0.5 volte (rapporto di rischio: 1.49). Questo spiega, quindi, perché sia difficile attribuire un ruolo peggiorativo della prognosi ad un singolo fattore, come l’eccesso di peso definito con l’indice di massa corporea, in una malattia che è influenzata da molti fattori di diverso tipo.

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